Montieri
è un piccolo borgo medievale situato in Provincia di Grosseto, nel cuore delle
Colline Metallifere, zona legata sin dall’antichità a una forte vocazione
mineraria per la presenza di importanti giacimenti metalliferi, soprattutto
rame, argento e piombo.
Vista panoramica del borgo di Montieri. |
Dall’autunno
del 2012 gli archeologi di Coopera sono impegnati in un importate progetto: lo
scavo del castello di Montieri.
I montierini lo sanno bene perchè vedono spesso
gli archeologi per le strade, con la
pioggia e con il sole, ma anche con la neve, e volentieri ci offrono il caffè e
si fermano a parlare con noi! Non immaginate un castello abbandonato e
diroccato, Montieri è un bellissimo borgo, ricco di torri e palazzi medievali
ancora in piedi e abitato da tante persone interessate al nostro lavoro. E
nell’anno Mille, Montieri era la “Città dell’argento”, uno dei castelli
minerari più importanti del centro Italia, dove si estraeva e si lavorava
l’argento per la coniazione delle monete.
L’occasione dello scavo è nata con la creazione della
rete di teleriscaldamento nel paese che porterà il calore nelle case di tutti i
montierini, abituati alle stufe ed alla legna. Tutte le strade e tutte le
piazze, interne ed esterne alla cinta muraria medievale, verranno indagate,
offrendoci un’opportunità unica di ricostruire la vita nel medioevo all’interno
di questo importante castello.
Lo scavo di una delle trincee per gli impianti di teleriscaldamento. |
Quando lo scavo sarà finito, forse già questa
primavera, sarà il momento per noi di rivedere le foto scattate, i disegni
fatti e riprendere in mano i nostri “appunti” presi sul cantiere, sulle schede
che sono la base del lavoro dell’archeologo e si chiamano Unità Stratigrafiche
e infine ricomporre “le storie” presenti nel sottosuolo di Montieri, fino ad
oggi totalmente sconosciute.
E’ questa la complessità e la bellezza del
nostro lavoro, dai dati del terreno facciamo emergere storie antiche sugli
uomini che ci hanno preceduto e che abitavano mille anni fa le case ancora oggi
abitate da chi ci offre il caffè.
E cosa potremmo fare di migliore che restituire
a chi abita un paese la sua memoria storica e la consapevolezza che ognuno è
chiamato a salvaguardare e conservare quello che ci è stato tramandato?
Anche
sul Poggio di Montieri, che sovrasta il paese, abbiamo lavorato lungo un fosso
che taglia in due il pendio, il fosso del Nebbiaio. Lì, abbiamo segnato sulle
carte decine di attività umane, oggi sepolte nel bosco, avvenute per permettere
gli importanti lavori di estrazione dell’argento, diretti dal Vescovo di
Volterra e da nobili famiglie che vivevano proprio nel castello di
Montieri.
Le case del borgo e, sullo sfondo, il Poggio di Montieri. |
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