Nonostante tutto, nonostante ormai ci sia stato svariate
volte, la sensazione che mi assale quando varco le porte scorrevoli dell’aeroporto
Ben Gurion di Tel Aviv è sempre la stessa.
È quella di iniziare un viaggio in
un tempo e in uno spazio che non esistono più o che forse esistono immutabili da
sempre, da quando il Dio dell’Antico Testamento promise ad Abramo una Terra
Promessa, e Abramo si mise in viaggio...
L’itinerario che ormai da qualche anno Coopera e Jabalì Viaggi propongono è una sorta di pellegrinaggio “laico” alla scoperta della
storia di una terra e dei popoli che la abitano, dei contrasti a tinte forti,
dei paradossi, delle innumerevoli religioni che la popolano, dei monumenti
unici al mondo, cercando di fornire ai viaggiatori che si uniscono a noi le
chiavi di lettura, gli strumenti per conoscere e sfumare meglio le opinioni
spesso confuse che avevano fino a quel momento.
Distanze enormi concentrate in una "piccola città". |
Siamo ormai rientrati da una settimana e la soddisfazione
più grande è quando le persone con le quali hai condiviso una settimana molto
intensa ti chiamano, dopo qualche giorno di riflessione, per ringraziarti di
quello che hanno visto e conosciuto. Hanno voglia di leggere, di tornare a
partire, di saperne di più.
Il fascino di quella terra, quando ti ha conquistato, non ti lascia più andare.
Quest’anno poi grande evento. Abbiamo trovato ad accoglierci
uno scenario “natalizio” per eccellenza.
La neve!
Una nevicata come da oltre cinquanta
anni nessuno aveva visto, una nevicata che aveva paralizzato la città di
Gerusalemme e non solo. Energia elettrica razionata, strade bloccate da alberi caduti,
musei chiusi, circolazione impazzita…
La spianata delle Moschee innevata. |
Alla fine tutto si è risolto per il meglio. Grazie all’esperienza
del team e alla professionalità delle guide locali, abbiamo modificato l’itinerario
cercando di spostarci nei luoghi e nei momenti più opportuni, andando a scoprire
le affascinanti storie dei Crociati e i segreti della città di San Giovanni d’Acri
e di Cesarea Marittima, sulla costa a nord di Tel Aviv, dove abbiamo trovato
uno splendido sole ad accoglierci.
Pescatori al tramonto sulle mura di San Giovanni d'Acri. |
Abbiamo dedicato tempo e attenzione a scoprire la città di
Gerusalemme, Jerushalayim ovvero la “città della pace”, fulcro e sede delle 3
più grandi religioni monoteistiche, con le sua basiliche, le sue moschee, i
suoi muri.
Vista panoramica di Gerusalemme dal Monte degli Ulivi. |
Abbiamo visitato il meraviglioso Museo di Israele, che
accoglie reperti di tutte le civiltà e di tutte le epoche e racconta in maniera
eccezionale gli ultimi decenni di ricerche archeologiche in Terra Santa. La
sezione di arte contemporanea ospita opere di artisti del calibro di Picasso,
Modigliani, Mirò, Rodin, Fontana, Basquiat, Wharol e tanti altri. Credo sia
senza esagerare uno dei Musei più ricchi che io abbia mai visto in giro per il
mondo.
Una visita dovuta allo Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto,
eccezionale opera architettonica e di grande effetto nel percorso di
musealizzazione.
Con altrettanta attenzione ci siamo fermati in Palestina, a
conoscere l’altro lato della medaglia, la faccia triste di un conflitto
secolare. Due giorni a Betlemme per vivere a fondo l’emozione della Basilica
della Natività, finalmente sotto restauro, dei mercati vivi e urlanti, carichi
di colori e di profumi di spezie.
La Basilica della Natività a Betlemme |
Con gli ultimi fiocchi di neve ghiacciata
agli angoli delle strade, abbiamo seguito ancora le strade di Erode il Grande, andando
a conoscere l'Herodion e la Fortezza di Masada, opera unica al mondo in
pieno deserto del Mar Morto. La città di Jericho, nelle cui strade sembra
di sentire ancora l’eco delle famose trombe di Giosuè che ne fecero crollare le
mura. Mura che risalgono a circa 8000 anni prima di Cristo e che giustamente le
conferiscono il titolo di “città più vecchia del mondo”.
Impossibile racchiudere la tempesta di emozioni in una
pagina di racconto, ma di sicuro quello che resta è sempre una gran voglia di
tornare….
Contributo di Alessandro Fichera
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